Abbiamo fin ora discusso l’efficacia del nei contesti specifici dell’ambito sportivo e riabilitativo, su cui la letteratura scientifica è più nutrita. Come abbiamo visto (se ti sei perso i primi due articoli puoi trovarli qui: , ) l’effetto della crioterapia sulla riduzione del flusso sanguigno e del metabolismo cellulare (1) può essere controproducente e finire per o la guarigione (2,3). Al contrario, però, in alcuni casi l’uso del ghiaccio è supportato per via del suo effetto (4). Questo sembra sia dovuto alla diminuzione della soglia di attivazione dei nocicettori (recettori del danno tissutale) e della velocità di conduzione del segnale doloroso nel nervo (5,6). Prima di passare ai consigli pratici facciamo un passo in dietro e vediamo come il raffreddamento influisce su questi parametri. È noto che l'applicazione locale del freddo provoca un'immediata vasocostrizione cutanea con una concomitante diminuzione della temperatura e (7). Quando l’applicazione è prolungata, il sistema di termoregolazione del corpo tenta di mantenere la temperatura intramuscolare rilasciando mediatori ormonali (8). È stato osservato infatti che la temperatura intramuscolare continua a diminuire per qualche tempo dopo la fine del trattamento (7). Di conseguenza, per assicurare il , l'applicazione locale della crioterapia deve considerare che una diminuzione della temperatura in profondità è una , appunto mediata da ormoni. Sembra che per raggiungere l'analgesia locale sia necessario portare la temperatura cutanea al di sotto di 13,6° C (9). La temperatura del tessuto, invece, dev’essere abbassata a 10° C per avere il massimo effetto sulla riduzione del metabolismo, considerando che per temperature inferiori ai 5 ° è stato osservato un (10). Un effetto è stato osservato anche per tempi di applicazione prolungati che sembrano produrre un aumento di permeabilità dei vasi linfatici e quindi un nella zona lesa (7). Pertanto, secondo una rassegna della letteratura (11), applicazioni ripetute (10 minuti di ghiaccio in scioglimento avvolto in un asciugamano bagnato), piuttosto che continue, aiutano a mantenere ridotta la temperatura profonda mentre la temperatura superficiale della pelle può tornare alla normalità, evitando . Altri metodi di raffreddamento comunemente usati: l’immersione in acqua fredda, il massaggio col ghiaccio e gli impacchi di ghiaccio sono stati messi a confronto per un applicazione di 15 minuti (12). Il protocollo di immersione in acqua fredda ha prodotto il maggior cambiamento della conduzione motoria, mentre la velocità di conduzione della sensibilità è stata ridotta ugualmente dalle 3 modalità. Pertanto l’immersione in acqua fredda, sebbene non sia la modalità più comoda, né la più facile da applicare, potrebbe avere il maggior effetto terapeutico in quanto agisce anche sullo spasmo muscolare inibendo il . Tuttavia per gli atleti che devono tornare alla competizione sportiva sembra preferibile usare gli impacchi di ghiaccio o il massaggio col ghiaccio per avere lo stesso effetto analgesico a fronte di una minore compromissione dell’ e della . Questi cambiamenti infatti, oltre ad influire negativamente sulla prestazione sportiva (13), potrebbero esporre l’atleta a un maggior rischio di infortunarsi (11). Per evitare questi effetti collaterali è comunque consigliato un periodo di riscaldamento prima di tornare all’attività (13). È importante inoltre notare che la conducibilità termica effettiva diminuisce con l'aumentare dello spessore del (14); pertanto lo spessore del grasso sottocutaneo dovrebbe, quindi, essere preso in considerazione nel determinare i protocolli di trattamento appropriati. applicare il ghiaccio via impacco, massaggio o asciugamano bagnato. applicare in modo ripetuto anziché continuo, ad esempio: 2 o 3 applicazioni da 10 minuti con 10 minuti di pausa tra una e l’altra, 2 o 3 volte al giorno. non superare i 20 minuti consecutivi di applicazione. l’immersione in acqua fredda potrebbe avere un maggior effetto terapeutico. fare qualche minuto di riscaldamento prima di tornare all’attività sportiva. evitare il ghiaccio spray. (potrebbe avere un tempo di impiego consigliato non sufficiente a produrre un raffreddamento profondo e superare il tempo consigliato potrebbe avere effetti collaterali).Quando usare il ghiaccio?
Come e per quanto tempo
ghiaccio
Infiammazione e Lesioni Muscolari
Distorsioni e Interventi Chirurgici
ritardare
compromettere
analgesico
analgesia cutanea
raffreddamentoprofondo
rispostapiùlentaCome fare allora ad ottenere l’effetto analgesico?
paradossaleaumentodelmetabolismo
inaspettato
aumento del gonfiore
effetti collaterali
ciclo dolore-spasmo-dolore
attività riflessa
funzione motoria
tessuto adiposoIn conclusione possiamo trarre i seguenti consigli pratici:
In caso di interventi chirurgici o infortuni in campo:
In caso non sia presente una lesione cutanea e non sia necessario tornare immediatamente all’attività sportiva:
E solo in caso di infortuni in campo:
Dott. Marco Gatto Fisioterapista
Certified in Orthopaedic Manual Therapy
Riferimenti: